Come discutere con chi mangia carne

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Dopo il primo successo Questa è propaganda vegan (di cui abbiamo parlato qui) torna Ed Winters con un libro dal titolo altrettanto interessante, curato anche questa volta in collaborazione con Essere Animali per l’edizione italiana.

La quantità di informazioni dettagliate – e soprattutto ricche di fonti e riferimenti bibliografici -, rende questo libro non solamente un pratico prontuario per persone già vegane, ma anche una lettura utile per chiunque. 

La lettura di Come discutere con chi mangia carne si divide in due parti: la prima contiene diverse nozioni di comunicazione, tecniche per l’ascolto attivo e strategie per diventare unə oratorə provettə.

La seconda invece analizza da vicino gli “archetipi” e le domande tipiche rivolte alle persone vegane da ognuno di questi “gruppi”. Troviamo “il filosofo confuso”, “l’egocentrico”, “l’illuso”, “il mediatore”, ma anche “l’allevatore”, “il guerriero anti woke” e “il nutrizionista dilettante”, per citarne solo alcuni.

Per ogni domanda (anche la più assurda o la più gettonata) la risposta è seria, chiara ed esaustiva; strizza l’occhio alla filosofia, alla psicologia e alla scienza, con posizioni ferme e a volte colorate da un tocco di british humor.

Un esempio è proprio l’isola deserta su cui ogni veganə è naufragato almeno una volta in conversazione con altrə:

«Il numero di volte in cui mi è stato chiesto che cosa farei se naufragassi su un’isola deserta mi fa sospettare che la gente sappia qualcosa che io non so. Detto ciò, con il numero di vegani che finora sono naufragati su quest’isola posso stare certo di riuscire per lo meno a trovare un negozietto alla moda che mi venda falafel e hummus». (1)

Con un ritmo leggero ma estremamente dettagliato, il punto è presto chiaro: non convincere (come recita il sottotitolo in modo provocatorio) ma ascoltare – non scalpitare ma domandare.

«Al termine di una lunga discussione con qualcuno, le probabilità che ricorderemo ogni argomento trattato, ogni domanda posta e ogni risposta data sono abbastanza ridotte, soprattutto dopo un certo tempo. Tuttavia, ricorderemo come ci ha fatto sentire quella conversazione. È stata gradevole oppure sgradevole? Ci siamo divertiti, oppure ci siamo sentiti sotto pressione e giudicati?» (2)

Il libro si muove così su un piano che non è solo informativo, ma anche profondamente relazionale. Le dinamiche sociali non sono semplici, il public speaking potrebbe sembrare non per tuttə, e a volte dialogare su un tema così delicato e scottante come il veganismo può essere certamente difficile.

È proprio su questo punto che ho avuto il piacere di scambiare recentemente due chiacchiere con Ed Winters.

Da vegana di lunga data a mia volta, ero molto curiosa di sapere come affronta la frustrazione che ogni veganə ha provato almeno una volta: quella sensazione di parlare con persone che sembrano proprio non voler ascoltare. 

È capitato a tuttə almeno una volta nella vita di non riuscire a gestire una conversazione sul tema senza alterarsi.

La personale soluzione (e suggerimento utile) che mi ha illustrato Ed è stata quella di separare le idee e i pregiudizi che qualcunə ha dalla persona stessa. La maggior parte dellə veganə ha mangiato animali per un periodo della sua vita per motivi culturali, per tradizione, per abitudine, per qualsiasi ragione. Come si sarebbero sentite a parti inverse se qualcunə anziché argomentare e conversare avesse reagito con rabbia e urlando?

Come discutere con chi mangia carne offre tutti gli strumenti pratici e teorici per procedere con equilibrio e rispetto.

Ed Winters ci insegna cosa significa ritornare al dialogo con sapienza e pazienza, praticando l’ascolto attivo e creando connessioni che possano giovare non solo a noi, ma anche a tuttə gli animali.

Grazie Edizioni Sonda!

Ed Winters, Come discutere con chi mangia carne (e convincerlo ogni volta), trad. E. Craveri, Edizioni Sonda, Milano, 2025.

  1. pp. 237-238;
  2. p.53.