The handmaid’s tale: storia di donne

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HANDMAIDS TALE FILOSOFEMME

The handmaid’s tale è senza ombra di dubbio una delle più grandi serie tv rivelazione di questi anni. Nata dall’adattamento per il piccolo schermo dall’omonimo libro di Margaret Atwood (che vede da pochi mesi in libreria il suo seguito: The testaments), Il racconto dell’ancella viene trasmesso sui nostri schermi dal 2017, ricevendo continue acclamazioni proprio per il suo essere così attuale – si pensi che il libro venne pubblicato già nel 1985, ma solo con l’arrivo della serie tv il pubblico ha iniziato a manifestare il dovuto interesse circa la storia di Offred e di Gilead.


Senza addentrarci troppo nella complessa trama, la serie tratta un futuro distopico che vede gli uomini – i cosiddetti Comandanti – a capo della società.


Le donne sono declassate al ruolo di Mogli, Marte e Zie. Mogli sono le compagne dei Comandanti; Marte le donne che si occupano solo ed esclusivamente della cura della casa; Zie sono coloro che decidono di non procreare, di venire meno al dono della fertilità per compiere il volere di Dio: istruire la società femminile, in particolare le Ancelle. Chi sono le Ancelle? Donne che da libere sono divenute solo corpi schiavizzati in quanto fertili, il cui unico valore è il proprio utero capace di ospitare nuova vita. Il loro ruolo è quello di vivere nelle case dei Comandanti, le cui Mogli risultano sterili, e dare vita a un nascituro per la famiglia.

Le donne sono allora soltanto dei mezzi per procreare figli altrui, private del fine di essere madri, giacché i nascituri apparterranno alle famiglie dei Comandanti, che usufruiscono di queste ancelle come forni. Si può parlare di stupro rituale, dal momento che avviene una vera e propria Cerimonia, una volta al mese e in coincidenza del momento fertile del ciclo mestruale, durante la quale le Ancelle sono vittime di rapporti sessuali indesiderati al fine di garantire la discendenza dei Comandanti. Al di sotto di questi personaggi ci sono solo le Non-donne: peccatrici e traditrici del governo, di conseguenza mandate nelle Colonie a scavare le macerie tossiche lasciate dalla guerra tra gli estremisti religiosi – gli stessi che hanno poi fondato la Repubblica di Gilead –  e il resto degli Stati Uniti, andando così incontro all’inesorabile morte.


Il racconto dell’ancella ci ha visto lungo?


Le ancelle appaiono come precorritrici  delle vittime di violenza sessuale e di conseguenza della lotta alla riappropriazione del proprio corpo, della libertà di governare il proprio progetto di vita in relazione alle scelte sulla maternità e la sessualità.  Per questa ragione, la serie potrebbe essere interpretata come veicolo di un messaggio sociopolitico, come una presa di posizione in quel dibattito che proprio nel momento storico contemporaneo impera. 

Se ci focalizziamo sulla società americana in particolare, la ribellione che scatta nelle ancelle suscita un parallelismo con il movimento rappresentato dall’hashtag #MeToo (1), ma anche, allargando l’orizzonte, al clima generato dalla politica trumpiana. Sono stati proprio i repubblicani a sentirsi attaccati dalla serie, come testimonia la scrittrice Margaret Atwood:

«Mi colpisce che i repubblicani si siano sentiti attaccati dalla fiction. Non c’è nessun riferimento a loro, dovrebbero riflettere sul perché si sono sentiti chiamati in causa». (3)


Le cause del loro additare la serie come anti trumpiana potrebbero trovare radice, ad esempio, nel fatto che le ripetute leggi americane contro l’aborto sembrano trovare un corrispettivo nella morale di Gilead.


Lo stesso autore della serie tv, Bruce Miller, racconta di come The handmaid’s tale non rivestisse uno scopo originariamente politico, bensì volto al puro intrattenimento. È quasi impossibile, tuttavia, non cogliere un paragone tra la vita di Gilead e quella reale, come se il libro fosse quasi una inconsapevole profezia sul mondo di oggi.

In un’intervista Miller spiega di aver scritto la prima stagione della serie in precedenza rispetto alle primarie in USA, non potendo dunque sapere chi avrebbe vinto, nè sottintendendo un intento polemico. Eppure, lui stesso nota come l’America, sia essa del nord o del sud, ricerca e ritrova simmetrie tra il mondo dello show e quello reale:

«Non si tratta solamente dell’America. L’ho notato anche visitando altri paesi, vedono lo show come il riflesso perfetto del loro sistema politico, specialmente quando mi trovavo a Rio de Janeiro. Erano pazzi della serie perché stavano vivendo il movimento #MeToo nella loro cultura, il quale ha problemi differenti e ben più seri dei nostri. ». (2)

Il motto di Offred, l’Ancella protagonista, è una frase in latino maccheronico trovata per caso nell’armadio della sua stanza, incisa nel legno dall’Ancella che l’ha preceduta, morta suicida proprio perché incapace di sopportare la dittatura di Gilead.


Nolite te bastardes carborundorum, traducibile con “non lasciare che i bastardi ti annientino” diventa il mantra della protagonista della fiction, e un po’ anche quello di tutte noi.


La voce delle ancelle, allora, risulta più attuale che mai, specialmente in un’epoca come la nostra che dalla nascita di movimenti come #MeToo ha visto donne via via più indipendenti, ma nonostante tutto mai abbastanza da godere dei loro diritti. Donne che lottano per ottenere la gestione e la libertà del proprio corpo, affrancandosi dalla sua oggettivazione, e rendendolo simulacro della propria essenza femminile e umana.





(1) Il movimento #MeToo nasce nell’ottobre del 2017 in seguito alle accuse di violenza sessuale mosse al produttore cinematografico Weinstein, allargatosi poi a protesta contro gli abusi sessuali e ogni tipo di molestie e violenza sulle donne, sia in campo professionale sia personale.
(2) Mia traduzione di parte dell’intervista a Bruce Miller. https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/tv/features/the-handmaids-tale-season-3-elisabeth-moss-bruce-miller-margaret-atwood-channel-4-a8952141.html
(3) https://www.corriere.it/spettacoli/18_aprile_29/atwood-the-handmaid-s-tale-le-nuove-ancelle-donne-vittime-regimi-integralisti-df47f064-4aea-11e8-a20b-2428d6d2b4b0.shtml?refresh_ce-cp 

Bibliografia

Atwood, Margaret, Il racconto dell’ancella, Milano: Ponte alle grazie, 2017.
Atwood, Margaret, I testamenti, Milano: Ponte alle grazie, 2019.

Filmografia

The handmaid’s tale, Hulu, United States of America, 2017.

Immagine di copertina: Immagine tratta dalla serie “The handmaid’s tale” prodotta da Hulu. Nessun provento economico è stato realizzato dall’utilizzo. Tutti i crediti sono riservati all’autore.