Star Wars: empatizzare con il Lato Oscuro

0
1096
Star Wars Anakin Skywalker FILOSOFEMME

Di Star Wars si potrebbe parlare all’infinito. Potremmo metterci qui e riguardare insieme tutta la filmografia dal 1977 ad oggi (di fatto proprio fino a questi giorni, data l’imminente uscita dell’ultimo episodio della saga); potremmo parlare di Lucas, di J.J. Abrams, di canon e non canon, di personaggi non riusciti e trame secondarie.


Di fatto però Star Wars ha da sempre la caratteristica di essere un grandissimo film classificato come fantascientifico dai risvolti storico-sociali molto impegnativi.


Tra tutti ricordiamo la frase che pronuncia Padmé Amidala alla riorganizzazione della Repubblica in Impero «per una società più salda e più sicura»:

è così che muore la libertà. sotto scroscianti applausi. (1)

di un’incredibile attualità e allo stesso tempo storicità.

Nell’eterna lotta tra bene e male che a prima occhiata ci viene proposta viene spontaneo chiedersi cosa renda il lato oscuro così vendibile e così attraente.


Perché – di fatto – i personaggi che appartengono alla fazione “malvagia” della saga ci attirano inevitabilmente al punto da far diventare iconico un personaggio come Darth Vader?

Chi vive nel lato oscuro non è semplicemente un CATTIVO e di questo ci ha parlato molto bene Lucas nelle due trilogie da lui curate, cuore pulsante di Star Wars.

Sì, perché questa serie di film è incentrata su storie parallele e valori umani di una galassia “lontana lontana”, ma ciò che ci viene prima di tutto narrato è la storia Darth Vader, o meglio, di Anakin Skywalker.

Per quanto riguarda il personaggio di Darth Vader aiuta sicuramente la contestualizzazione della sua storia che è stata fatta con i film prequel, ossia dove si raccontano le sue vicende personali. Affascinato dal potere e trascinato dai suoi stessi sentimenti, Anakin Skywalker ha commesso un errore a lui fatale, una “conversione” da cui rinsavirà scegliendo di sacrificare il suo più grande maestro (e se stesso) per salvare il figlio Luke. Darth Vader torna infatti come spirito di forza di Anakin Skywalker in Il ritorno dello Jedi. (2)

Per ciò che concerne tutti gli altri personaggi, come ad esempio Palpatine e Kylo Ren nella nuova trilogia – nipote di Anakin (3) – li vediamo combattere per i loro principi più forti.


Desiderano, bramano, pretendono e alla fine ottengono. 


Ottengono perché inseguono i loro desideri, non si sottraggono, non si privano e non celano la loro emotività. Di fatto è la rabbia covata che porta questi personaggi a intraprendere una “carriera” nel lato oscuro della Forza, che sempre Forza è, al pari di quella del lato chiaro.

A proposito di questo, in effetti, si può notare che le parti vengono a crearsi proprio dall’uso che si fa di questo “strumento” che si possiede: comprendendolo e accettando di avere tale dono, ci si pone nel Lato Chiaro; abbracciando invece il turbamento interiore che si può provare con la Forza, si sceglie la via del Lato Oscuro. Ma la distinzione in alcuni casi non è così netta e le situazioni etiche e morali che pongono alcuni esponenti del Lato Chiaro sulla stessa lunghezza d’onda delle loro nemesi sono diverse e ben sottolineate.

In effetti non c’è mai uno schieramento forte né da parte di Lucas né dei registi che hanno intrapreso il percorso di storytelling di Star Wars più recente: appaiono tutti e tutte nelle locandine e non in una divisione tra bene (in risalto) e male (sullo sfondo); senza troppe distinzioni, i personaggi sono molto venduti come gadget, le loro reazioni diventano iconiche e spesso la narrazione stessa ci porta a empatizzare con il lato oscuro e i suoi protagonisti.


Figure che sono realizzate come cattive per ambizioni, scelte, frustrazioni, delusioni e rabbia.


Queste sono le stesse emozioni che proviamo noi, che chiunque di noi può provare almeno una volta nella vita, ma che essi hanno deciso di incanalare nella via della forza in senso fisico e psicologico, dello schiacciare gli altri e del soggiogarli.

Se riflettessimo questi concetti nella nostra vita quotidiana e al di fuori di Star Wars, ci renderemmo conto di come in realtà queste figure sono personaggi dalla psicologia molto complessa. Li manderemo in terapia e gli chiederemmo di cercare aiuto.

Ed è proprio questo il motivo per cui ci sentiamo di empatizzare con il lato oscuro, perché di fatto siamo consapevoli, o abbiamo la percezione, che prima o poi il pentimento per le nostre azioni arriverà, che la rabbia svanirà in qualche modo o si attenuerà, ma sul momento abbiamo bisogno di accettare le nostre emozioni anche come forti, come violente, come piccole esplosioni controllate. Se succedesse a noi non avremmo voglia di essere ancora più arrabbiati, ma di essere compresi e sollevati. (4)

Arriviamo ad empatizzare con il male, perché abbiamo bisogno di comprendere quel lato oscuro che risiede in tutti noi e che dobbiamo accettare, comprendere e digerire prima di fare la fine di Darth Vader, che trova la pace solo dopo la morte.

Impariamo a comprendere le nostre emozioni.


E che la Forza sia con voi.





(1) Star Wars, ep. III – La vendetta dei Sith

(2) Nell’ultimo episodio della trilogia originale non prequel Anakin ritorna come fantasma di forza. Interessante è notare il cambio di immagine che Lucas ha attuato sulla stessa pellicola del film nelle riedizioni successive: l’immagine del fantasma di forza di Anakin che veniva prima impersonato da Sebastian Shaw passa a Hayden Christensen. 

(3) Cito questi due personaggi in quanto interessati dalla Forza. Altri personaggi come Boba Fett o gli Stormtrooper (non i cloni) non sono sensibili ad essa e meriterebbero un approfondimento a parte.

(4) Un interessante approfondimento sulla necessità di creare educazione sentimentale è stato sviluppato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici (Tlon) anche in questo video https://www.youtube.com/watch?v=ey1xuqxBpmc

L’immagine di copertina è tratta dal film Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith. Il copyright della suddetta è pertanto di proprietà del distributore del film, il produttore o l’artista. L’immagine è stata utilizzata per identificare il contesto di commento del lavoro e non esula da tale scopo – nessun provento economico è stato realizzato dall’utilizzo di questa immagine. / This is an image taken from the movie Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith. The image copyright is believed to belong to the distributor of the film, the publisher of the film or the graphic artist. The image is used for identification in the context of critical commentary of the work, product or service. It makes a significant contribution to the user’s understanding of the article, which could not practically be conveyed by words alone.