Stregati dalla Luna

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«Gli storici hanno scelto due grandi eventi del passato per scandire i tempi della storia: la caduta dell’Impero romano nel 476, per l’inizio del Medioevo, e la scoperta dell’America il 12 ottobre 1492, per l’inizio dell’età moderna. Gli storici del futuro avranno due avvenimenti a disposizione per segnare l’inizio di una nuova era: il 6 agosto 1945 (la bomba atomica) e il 20 luglio 1969 (la conquista della Luna)» (1).

Perdonate la lunga citazione della Prefazione di Piero Angela al libro di M. Ciardi e M.G. Andretta, ma sarebbe difficile trovare parole più chiare e semplici per descrivere l’importanza che questo evento ha avuto per la storia dell’umanità, anche se forse non ce ne rendiamo ancora conto.

Stregati dalla Luna ha un titolo accattivante, perché fa comprendere subito l’argomento dello scritto che andremo a leggere e che, indubbiamente, è già stato trattato da molti.


Non pensate, però, sia il solito libro storico-divulgativo su tale tema: ne parla, infatti, in una maniera veramente originale e piacevolmente nerd.


In esso si sottolinea proprio quel sorprendente intreccio tra «scienza, tecnica e immaginazione» (2).  Perché non vi sono dubbi: ciò che avvenne ormai 50 anni fa fu una conquista da tanti punti di vista, il coronamento di qualcosa che l’uomo aveva già sperato e fortemente immaginato da secoli. La fantasia umana, infatti, era arrivata sul nostro satellite già da molto tempo. Questo avvenne a partire dall’antichità, ma in maniera sempre più “scientifica” da Edgar Allan Poe e, più avanti, con Verne e i suoi romanzi Dalla terra alla Luna e Intorno alla Luna. L’autore francese, per formulare tali scritti, studia a lungo le scoperte della sua epoca e indovina, non a caso, in maniera sorprendente numerosi particolari della spedizione sulla Luna realmente avvenuta.

Anche il cinema non si risparmia sull’argomento: basti pensare a Méliès con Viaggio nella Luna (quasi tutti avranno presente il famosissimo fotogramma della faccia del nostro satellite con il proiettile conficcato sull’occhio) e, successivamente, a Lang con Frau im Mond. Accanto a cinema e libri, anche i fumetti parlano di tali questioni, in modo nuovo e accessibile a tutti.

Non dimentichiamo, però, che – come è stato già accennato – tutto ciò è largamente condizionato dalle scoperte scientifiche e tecnologiche e non è solo frutto di mere fantasie: non a caso si afferma la science fiction. Non credete, comunque, che la cosa sia univoca o che vada solo in questa direzione: anche la scienza stessa non è immune all’influenza dell’immaginazione. Anzi, come gli autori del libro tendono più volte a sottolineare, gli stessi “pionieri” della missilistica e dei viaggi spaziali hanno letto e apprezzato Verne, Wells e gli altri.


In questo piacevolissimo libro, quindi, riferimenti letterari, ma anche al cinema e ai fumetti procedono accanto a rimandi a tecnica e fatti storici.


Tra gli esperimenti nazisti e la guerra fredda si muovono i grandi nomi della ricerca scientifica dell’epoca, da Valier a Ciolkovskij, da Von Braun a Oberth e Goddard. Quello che sembra emergere dalla lettura è che la “competizione” tra Occidente e URSS è anche uno scontro tra modelli dell’uomo differenti e tra concezioni scientifiche – così come dei viaggi spaziali e della stampa –  altrettanto distanti.

Nonostante e a causa di questi divari, le due potenze hanno alimentato a vicenda la propria fantasia, il proprio orgoglio e, di conseguenza, il proprio sviluppo tecnologico. Tra tentativi, a volte goffi, viaggi di prova, all’iniziale netto vantaggio russo segue quello americano, che porta a quel passo.


Un evento che, come sottolinea in maniera chiarissima Piero Angela, ha cambiato la storia dell’umanità.


D’altronde, a chi non viene in mente il video di quel momento? Anche chi non vi ha assistito per questioni anagrafiche è cresciuto con quelle immagini e con esse ancora si emoziona.

Perché? La conclusione del libro è davvero significativa e non ve la sveliamo. Diciamo solo che l’uomo, compiendo quel passo è andato sì oltre il proprio mondo, coronando un sogno ultrasecolare, ma, in fondo, ha scoperto moltissimo anche di sé.



(1) M.G. Andretta, M. Ciardi, Stregati dalla luna, Roma, Carocci Editore, 2019, p. 9.
(2) Ivi, p.14.