La femminilità, una trappola

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La femminilità una trappola

È davvero un’emozione poter leggere La femminilità, una trappola, ovvero gli scritti inediti di Simone de Beauvoir, che vanno dal 1927 al 1983, pubblicati in Italia nel luglio 2021 da L’orma editore. 

Inutile presentare Simone de Beauvoir, una delle menti più brillanti del Novecento, scrittrice, filosofa e femminista, i cui studi sulla condizione della donna hanno dato una nuova rifondazione teorica al  femminismo e rivoluzionato il concetto stesso di femminile. 

Gli scritti presenti in questo libro sono vari e affrontano diversi temi: vi è il primo articolo che l’autrice ha dato alle stampe su La principessa di Cleves, uno scritto sul potere della letteratura, quello in cui ritrae il suo compagno di vita e di studio Jean-Paul Sartre, e alcune interessanti interviste a de Beauvoir che danno una prospettiva ulteriore sul suo pensiero e sulla sua persona.


Il titolo del libro riprende il nucleo tematico di alcuni scritti sul femminismo presenti in questa raccolta.


Qui l’autrice vi denuncia la condizione di vita degradante delle ragazze madri, della pubblicità sessista e lesiva della dignità della donna, della femminilità come una forma di trappola prodotta dal patriarcato che ingabbia l’essere della donna. Tratta inoltre anche di nuove forme di sessualità, della differenza dei sessi, della questione famiglia e natalità.

L’autrice anticipa argomentazioni importanti che verranno analizzate e approfondite nella sua opera più celebre, Il secondo sesso, utilizzando una prospettiva di analisi esistenzialista. Le donne per Simone de Beauvoir devono abbandonare “la via dell’immanenza”, in cui sono state condannate dalla società patriarcale per secoli interi, con l’obiettivo di diventare progettualità e trascendenza.

La femminilità, quindi, rappresenta una costruzione culturale che serve a mantenere le donne assoggettate agli uomini, finalizzando la loro vita nel compiacere loro: «è questa la contraddizione che affligge molte donne oggi: o rinunciano in parte a realizzare la propria personalità, o rinunciano in parte al potere di seduzione sugli uomini. È un mondo maschile; sono gli uomini, con i loro desideri, le loro speranze, le loro paure, a creare le condizioni che le donne cercano di combattere nel proprio percorso di risalita.» (1)


In questi scritti è presente anche la lettera che de Beauvoir scrisse quando insegnava filosofia presso il liceo Jeanne d’Arc di Rouen e che rivolge alla direttrice dell’Istituto, con cui si difende dalle accuse di diffondere insegnamenti immorali.


Il professore Caucas la definì indegna di svolgere il suo mestiere per aver dichiarato in aula che «per una donna esistono cose più interessanti che occuparsi dei figli» e che «la maternità non è un dovere civico né la principale funzione di una donna». (2) 

Spunti di riflessioni interessanti per conoscere più approfonditamente la complessità del pensiero e della personalità dell’autrice, analizzando tematiche ancora fortemente attuali e affrontate dai movimenti femministi contemporanei.



Simone de Beauvoir, La femminilità, una trappola. Scritti inediti 1927-1983, L’orma, Roma, 2021.




(1) Simone de Beauvoir, La femminilità, una trappola. Scritti inediti 1927-1983, L’orma, Roma, 2021, p. 43

(2) Ivi, p. 18.