Amore egoista

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Spesso alla parola egoismo associamo una connotazione negativa: nell’immaginario comune le persone egoiste sono quelle che pensano unicamente al proprio benessere e alla propria utilità, disinteressandosi dei bisogni altrui. 

Fin da piccolissimi, una delle prime cose che ci viene insegnata è amare e aiutare gli altri. Importante presupposto, tuttavia, è che per essere in grado di amare e aiutare gli altri dobbiamo per prima cosa saperlo fare con noi stessi. Sicuramente la comprensione del principio di “amare se stessi” è stata contaminata anche dalla religione cristiana, che con l’insistenza su concetti come quelli della carità, dell’amore per il prossimo, del mettere la propria vita al servizio degli altri, ha contribuito a declassare il concetto di egoismo equiparandolo al narcisismo (1). 


Osho invece ci insegna che possiamo realmente amare qualcun altro solo se siamo egoisti, se prima amiamo noi stessi (2).


Solo in questo modo compiamo il primo passo verso l’amore autentico; è come gettare un sasso in un lago silenzioso: le prime onde circolari affioreranno intorno al sasso, vicino ad esso (3). Poco per volta le onde si allargheranno sempre di più fino ad avere il potere di includere l’altro.

Il primo patto d’amore deve essere verso noi stessi: solo prendendo consapevolezza dello spazio che occupiamo nel mondo, del riguardo e del sostegno che dobbiamo a noi stessi, acquisiremo quegli utensili emotivi che ci consentono di estendere un’inclinazione comprensiva, rispettosa e benevola verso gli altri.

Dobbiamo rimanere aperti al cambiamento, in quanto elemento costante della nostra vita e darci la possibilità di lasciar andare quelle parti di noi che non sentiamo più nostre, che ci appesantiscono e che ci allontanano dalla nostra vera natura, cercando di non reprimerci perché si reprime solo quando si odia qualcosa, quando la vogliamo allontanare; se ci si reprime non ci si potrà guardare negli occhi, non ci si potrà osservare a fondo.


Una persona che ama se stessa si rispetta, e una persona che ama e rispetta se stessa amerà e rispetterà anche gli altri, perché riconoscerà che siamo tutti parte di una stessa natura, dove agiscono in concerto quei dettagli che però ci rendono unici come individui e che rendono il mondo in cui viviamo un luogo eterogeneo e variegato.


L’amore per se stessi va quindi differenziato dall’orgoglio egocentrico: la persona che ama se stessa scopre infatti che in lei non esiste alcuna forma di egocentrismo, di possessività.

Al contrario, la persona che non è riuscita ad amarsi diventa egocentrica, narcisista (4).

Una persona profondamente interessata alla propria felicità sarà sempre interessata anche alla felicità degli altri, non per loro, ma per se stessa.

Pensiamoci bene: se siamo generosi verso gli altri, non è forse perché ci piace sentirci così?

Non soddisfiamo i bisogni degli altri magari con la speranza di essere in qualche modo ricambiati

Da questo punto di vista, sembra proprio che egoismo e altruismo siano due facce della stessa medaglia; più cercheremo la nostra felicità, più aiuteremo gli altri ad essere felici, perché la felicità degli altri farà di noi una persona ancora più felice e in un mondo in cui tutti sono felici, l’infelicità non esisterebbe. Facciamo, in fondo, il nostro personale interesse, perché in un clima generale di salute anche la nostra salute diventa possibile (5).


In questa prospettiva, insegnando ad ogni essere umano ad essere egoista, l’altruismo verrà da sé. L’altruismo è, in ultima analisi, egoismo (6).


E’ interessante notare come questa cura di sé, prerogativa necessaria per saper poi aiutare gli altri, sia presente anche in natura: un albero, per prima cosa, porta l’acqua alla sua radice e la linfa alle sue foglie. Solo in un secondo momento, quando fiorirà, sarà in grado di diffondere la sua fragranza per chiunque, solo quando sarà carico di frutti potrà condividerli. Allo stesso modo l’uomo deve prima essere egoista, portare alla luce se stesso, amarsi, e insegnare agli altri a fare lo stesso, perché tante persone che si amano vorranno il proprio bene, e svilupperanno quindi atteggiamenti altruistici per creare un clima di benessere utile a tutti.

Ci è sempre stato insegnato l’opposto e siamo stati pesantemente condizionati dai molti “dovresti” impossibili da realizzare che ci sono stati inculcati dalla religione e dalla società, obiettivi che se non vengono raggiunti provocano in noi una sensazione di condanna e di odio verso noi stessi che, inevitabilmente, si riversa sugli altri.  


Il primo passo da compiere sarebbe quello di abbandonare tutte queste aspettative e iniziare a rispettare la nostra individualità, lasciarla emergere, eliminando in questo modo il conflitto che si è creato dentro di noi.


Insegnamo agli altri l’amore per se stessi. Questa è la più grande forma di amore verso il prossimo che si possa trasmettere: solo se educheremo le persone ad amare profondamente se stesse, ad essere egoiste, riusciremo a creare una società di altruisti.





(1) https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/oshonewsletter/oshonewsletter/2018/mar18/self-love-ita.html

(2) Osho, Con te e senza di te, Mondadori, Milano 2020, p.67.

(3) Ivi, p.11.

(4) Ivi, pp.64-65. 

(5) Ivi, p.27.

(6) Ivi, p.26.

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