La guerra dei meme

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copertina libro la filosofia dei meme

Quante volte nell’ultimo anno avete scoperto che era successo qualcosa di rilevante nel mondo della politica o della cultura pop perché avete aperto i social e trovato improvvisamente decine di meme che alludevano allo stesso evento? Da Morgan e Bugo ai DPCM e le dirette di Giuseppe Conte, da De Luca e i suoi lanciafiamme agli exploit di Donald Trump, quanti meme abbiamo ricevuto e condiviso ogni giorno nei mesi passati?


Eppure, saremmo in grado di dare una definizione di meme?


Sapremmo spiegare come funziona questo fenomeno di Internet, quando e come è nato e quali sono le sue caratteristiche essenziali? È possibile creare una fenomenologia del meme, descrivendolo nelle sue peculiarità e specificità? 

Le risposte a tutte queste domande si trovano nel libro La guerra dei meme di Alessandro Lolli, uscito da poco in seconda edizione per effequ. Questo testo conduce il lettore attraverso un’avventura filosofica volta a descrivere, per quanto possibile, i contorni del fenomeno dei meme, a partire dalla nascita del termine (coniato negli anni ‘70 dal divulgatore scientifico Richard Dawkins, che certo non poteva immaginare l’evoluzione e la fortuna che il futuro aveva in serbo per il suo neologismo) sino agli usi più contemporanei.

Passando attraverso l’analisi delle community in cui i meme nascono, crescono e si evolvono, Lolli ci porta alla scoperta di questi contenuti che trovano il loro senso non tanto nel proprio replicarsi quanto nel reinventarsi, nell’essere rielaborati e diventare meta-meme, meme che parlano di altri meme, fino a divenire incomprensibili a chi non conosca il background da cui provengono e non sia in grado di coglierne i molteplici livelli interpretativi.


Parlando di un fenomeno pop, ironico e scherzoso, forse non ci aspetteremmo di sentir parlare delle implicazioni e degli usi politici dei meme.


Nonostante la leggerezza con cui potremmo forse aspettarci di approcciare l’argomento, a Lolli non sfuggono invece questi aspetti culturalmente più pregnanti. Perché sembrano flirtare particolarmente con l’Alt Right americana e che cos’è la Great Meme War? Cosa c’entrano i meme con la lotta per il riconoscimento delle identità minoritarie e la cancel culture? Che cosa si nasconde, insomma, dietro queste immagini ironiche che popolano le nostre giornate online? 

La guerra dei meme ci porta alla scoperta di tutto questo, coniugando pop culture e filosofia, Wittgenstein e Pepe the Frog, 4chan e la Scuola di Francoforte, per ricordarci che non c’è alcun fenomeno che sia davvero privo di interesse o indegno dell’attenzione di una mente filosofica.


A. Lolli, La guerra dei meme, effequ, Firenze, 2020.

Grazie a effequ!