Scusi per la pianta

0
1278

Buongiorno, mi scusi per la pianta
l’ho colpita accidentalmente con
un pallone da calcio.
Ecco 5€ per il danno.

Il tweet del 17 giugno 2020 del professor Giovanni Grandi riporta la fotografia di un bigliettino. La calligrafia è quella di un bambino che scrive proprio quella frase lì. Firmato. Sotto la pianta i soldi.

Da questo piccolo ma grande gesto parte il tam-tam social e conseguentemente anche le riflessioni su di esso. Così un bambino di 11 anni e il suo pallone danno vita a Scusi per la pianta, il nuovo libro di Giovanni Grandi edito da UTET.

Per “provare a diventare migliori” diventa necessario porsi domande, che riguardano l’etica pubblica e privata, dove in entrambe le direzioni si aprono infinite strade che si intrecciano e si scontrano le idee.


Etica, responsabilità, moralità, empatia, ma anche educazione e senso civico vanno a comporre quella che è la mappa di un percorso di riflessione filosofica ma non solo per filosofe e filosofi.


In questi nove capitoli con Grandi ci riscopriamo pertanto capaci di formulare reali interrogativi sulla nostra storia, sul nostro presente e su ciò che avverrà. Possiamo capire meglio ciò che è stato per produrre meglio quello che sarà.
Plurali e individuali si abbracciano sotto al telo della responsabilità nel momento in cui viviamo in società, dove abbiamo compreso l’educazione e la cultura, ma anche come relazionarci alle azioni degli altri.


Dove siamo abituati a restituire pan per focaccia interviene Platone, ma da Edith Stein possiamo sicuramente imparare a comprendere meglio un altro aspetto dei nostri atteggiamenti, ossia l’empatia.


Insomma è proprio con il nostro potere di agire che possiamo trasformare azioni che compiremmo d’istinto verso qualcos’altro. Ed è proprio quello che ci collega ad altre dimensioni proiettati verso il futuro come ci suggerisce Hans Jonas con il suo principio responsabilità.

L’assunzione di responsabilità passa attraverso il risveglio della sensibilità, sorge dal percepire il valore dei legami che l’altro coltiva […]. (1)

Riflettere sullo spazio che occupiamo e sul come lo facciamo (non solo nel rapporto con gli altri), significa imparare a vivere in un modo che non è passivo ma presente a sé, curioso e consapevole.

Grazie UTET

Giovanni Grandi, Scusi per la pianta. Nove lezioni di etica pubblica, UTET, Milano, 2021.

(1) p.47