In esergo, un verso del Re Lear:
“Nulla, mio signore”
È la risposta di Cordelia alla richiesta del sovrano padre di dimostrargli il suo affetto:
“cosa sai dire per guadagnarti un terzo
più opulento di quello delle tue sorelle?
Parla” (1).
Bella di papà (2), di Katherine Angel, portato in Italia da Blackie Edizioni, si apre con la citazione di un rapporto padre-figlia non esemplare. Cordelia, rifiutando al padre parole d’amore e rispetto, gli impone un diktat: se vuoi affetto, allora devi deporre il potere che hai su di me.
Per pensare il femminismo, bisogna ripensare la figura del padre: non solo «il padre vecchio stile, al bruto esaltato e delirante» (3), il cui potere è esibito in modo diretto ed evidente, ma anche e soprattutto «il padre moderno e civilizzato» (4), il cui potere si esercita in forme diverse, più difficili da mettere a tema da un lato perché normalizzate, dall’altro per un certo senso del pudore.
«L’adulazione che riceve un padre quando svolge il compito prosaico e incessante di fare il genitore […] ci dice quanto le azioni quotidiane del lavoro genitoriale e della cura conferiscano al padre un alone di santità, mentre passino inosservate, perché scontate, in una madre. […] Adoriamo i bravi papà» (5).
Il padre, colui che protegge: cosa giace dietro a questo archetipo, come decostruirne le dinamiche di potere? E, diametralmente, quanto noi figlie siamo disposte a chiudere gli occhi, a essere noi stesse protettive e indulgenti nei confronti dei nostri padri?
«La nostra attuale preoccupazione riguardo agli uomini – gli uomini che agiscono, consentono o chiudono un occhio sulla violenza delle donne – tende a focalizzarsi sugli uomini che frequentiamo abitualmente più che sui nostri padri: i partner, gli amici, i colleghi, i capi. […] La delusione nei confronti dei padri è stata sempre più privatizzata nel discorso femminista; i cosiddetti daddy sono stati relegati al regno dei problemi personali […]» (6).
Il testo di Angel passa in rassegna una serie di prodotti culturali e, grazie alla sua analisi puntuale, è capace di re-inquadrare le cosiddette Daddy Issues (titolo originale dell’essay) (7), in un contesto non-privato.
Dal cinema alla letteratura, dalla TV alla politica, gli archetipi paterni sono spesso problematici: la volontà di protezione dei padri nei confronti delle figlie si ribalta in senso del possesso; la sessualità delle stesse è guardata con sospetto, in una legittimazione della gelosia se non perversa quantomeno discutibile.
Un esempio tra tutti: il remake del 1991 de Il padre della sposa, con Steve Martin come protagonista. La sinossi è lineare: la tranquilla vita di George Banks viene sconvolta quando sua figlia Annie annuncia alla famiglia che si sposerà. Paura, delirio, una capatina in carcere e infine la realizzazione che è giunto il momento di lasciarla andare: l’analisi di Angel mette in luce tutto il patimento di un uomo che perde la sua supremazia.
Perché è culturalmente accettato, ritenuto addirittura tenero lo struggimento di un padre nei confronti della figlia che acquista la propria autonomia, la propria agency?
Bella di Papà è un libro importante, che guarda in faccia il patriarcato senza alcuna indulgenza.
«Ho scoperto che Bella di papà può essere una lettura piuttosto inquietante per le persone! Me l’hanno detto in molti, sia uomini che donne. […]. Questo non è un libro sui singoli padri, o qualsiasi tipo di istruzione o consiglio o ammonimento. È il mio modo di pensare alle storie culturali su uomini e donne, padri e figlie, e quali conseguenze non intenzionali o effetti imprevedibili potrebbero avere» (8).
Per essere come Cordelia: la più devota delle figlie, ma senza cedere ai giochi di potere.
(1) W. Shakespeare, Re Lear, Atto I, Scena I.
(2) K. Angel, Bella di Papà, Blackie Edizioni, Milano, 2021.
(3) V. Solanas, Trilogia SCUM, Vanda.ePublishing, Milano, 2017.
(4) Ibidem.
(5) K. Angel, Bella di Papà, p. 26.
(6) Ibidem.
(7) K. Angel, Daddy Issues, Peninsula Press, 2019.
(8) Intervista a Katherine Angel di V. S. Stefanello, Se hai problemi con il patriarcato, leggi questo libro, Rolling Stone, 27 Marzo 2021.
https://www.rollingstone.it/cultura/se-hai-problemi-con-il-patriarcato-leggi-questo-libro/555703/
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