Plasticene

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Plasticene

Di solito mi piace iniziare una recensione con una notizia recente che mi permetta di attualizzare il libro di cui sto per parlare, avvicinandolo a noi attraverso un determinato fatto scottante.

Per Plasticene. L’epoca che riscrive la nostra storia sulla Terra (1) non c’è bisogno di citare articoli di giornale e fatti di cronaca particolari: nella situazione che l’autore Nicola Nurra descrive nel suo bel libro siamo immersi fino al collo, a volte letteralmente. La respiriamo, la percepiamo, la viviamo in prima persona: l’inquinamento, i mutamenti climatici, i disastri naturali ci sono ormai così familiari.


Plasticene si esprime proprio – con grande lucidità, ma senza ricadere in una distaccata freddezza – su questa epoca di cambiamento radicale che stiamo vivendo, che in quanto specie umana abbiamo contribuito a creare o accelerare.


Lo fa in sette capitoli partendo spesso da testimonianze di studiosi e da una prospettiva particolare, quella del biologo marino e del suo principale oggetto di studio, l’acqua, perché proprio in essa si trovano «le prove certe di processi che appaiono irreversibili» (2). 

Ogni capitolo prende le mosse dall’H2O in ogni suo stato – liquido, solido e gassoso – per inquadrare un fenomeno più ampio e significativo. La prima parte, ad esempio, fa un focus interessante sul nostro mare, il Mediterraneo e su come il suo riscaldamento e la sua tropicalizzazione stiano contribuendo alla perdita di biodiversità. Il secondo capitolo, invece, guarda molto più lontano e coinvolge l’estremo Nord, l’Artico, in cui «il riscaldamento avviene a una velocità doppia rispetto al resto del pianeta» (3), con tante, gravissime conseguenze.

La terza sezione parla della plastica e dei danni, più o meno conosciuti, che sta creando al nostro pianeta e forse anche alla nostra stessa salute. Il quarto capitolo si concentra sulla famosa corrente del Golfo, mentre il quinto – approfondendo la questione della creazione del Canale di Suez  –  parla degli effetti devastanti delle specie “aliene”, portate in giro per il mondo proprio da noi umani, su quelle autoctone e sugli ecosistemi. Di seguito, la sesta parte è incentrata sulla COe sul suo lato oscuro, che porta all’acidificazione e alla deossigenazione degli oceani; infine, l’ultimo capitolo contiene un’analisi dell’attuale emergenza climatica e di quello che le potenze mondiali stanno cercando di fare per contrastarla.


In questa sezione conclusiva, insieme all’Epilogo, Nurra muove, coraggiosamente (come biasimarlo!), una non velata critica nei confronti delle varie iniziative ufficiali degli Stati per combattere il cambiamento climatico, che non risultano essere abbastanza incisive per innescare un reale mutamento di rotta, o per meglio dire, un rallentamento di questa situazione ormai inevitabile.


L’autore, infatti, ci mostra tutta la drammaticità dello stato della nostra Terra, di questo Plasticene in cui viviamo. Discute di un tema così pesante, così triste, così sconfortante con uno stile leggero, scorrevole, estremamente piacevole, ma mai banale o banalizzante. Apprezzabile è, inoltre, l’intento altamente divulgativo di questo libro, che risulta, di conseguenza, essere accessibile a tutti, senza la necessità di avere conoscenze pregresse

Forse c’è poco e nulla da fare, è vero, ma per Nurra tutti gli Stati dovrebbero cercare di cooperare per una risoluzione più efficace. 


Io mi chiedo: Noi singoli invece?


Il dado sarà anche tratto, ma è giusto non fare finta di niente e essere consapevoli di quello a cui stiamo andando incontro. La verità dobbiamo conoscerla per quanto dolorosa e impegnarci, di fatto, a contrastare eventuali riduzionisti e negazionisti.

Per questo sarebbe bello e utile che tuttə leggessero Plasticene!


N. Nurra, Plasticene. L’epoca che riscrive la nostra storia sulla Terra, Il Saggiatore, Milano, 2022.

Grazie a Il Saggiatore!



(1) N. Nurra, Plasticene. L’epoca che riscrive la nostra storia sulla Terra, Il Saggiatore, Milano, 2022, pp. 320.

(2) Ivi, p.15.

(3) Ivi, p.53.